“Incipe, parve puer, risu cognoscere matrem…”
così il poeta Virgilio sottolineava la felicità di una madre che vede il suo piccolo già dopo pochi giorni di vita rispondere al suo sorriso, aprendole il cuore a infinite speranze e possibilità.
Solo chi ha tenuto tra le mani un neonato, queste sono infatti le sue dimensioni, sentendone il battito del cuore e fruscio del respiro sotto le dita, può capire quale tragedia sia, quale sconforto e quale disperazione possa provare una mamma quando avvicinandosi alla culla del suo piccolo per offrigli il seno, se lo trova freddo e senza vita.
Semi per la SIDS, seeds for sids, suona come un grido di aiuto, una disperata richiesta di sostegno in un momento nel quale tutto sembra crolli addosso, mentre cercando un impossibile appiglio, si precipita nell’abisso della morte.
Anche il Pediatra che viva questa esperienza in un suo bambino ne resta segnato per sempre: mai vistando un lattante, sano, riuscirà ad evitare questo ricordo!
Un grido di aiuto che però ha trovato nel 1991 (anno di fondazione della Associazione) e ancor più trova oggi qualcuno disposto a rispondere, disposto a far comprendere che la vita può ricominciare.
Semi per la SIDS, significa anche, avere qualcuno che ci guidi nei momenti terribili che seguono la morte di un neonato, lattante, momenti nei quali al dolore di una perdita inattesa, inspiegabile, si aggiunge l’ombra del dubbio che la morte possa esser stata favorita da una mancata attenzione, da una mancata valutazione di un segno, di un sintomo, o addirittura non sia naturale, ma provocata.
La associazione, Semi per la SIDS, ci invita, ogni giorno, a evitare comportamenti pericolosi (vedi i consigli per una nanna sicura), ci aiuta, dopo l’evento, a conquistare il coraggio di pensare a un futuro, ad accettare in quei tragici momenti, qualcosa quale l’esame post mortem che sembra un inutile, crudele, accanimento medico di fronte a un imperdonabile e irrimediabile evento.
Solo genitori che hanno vissuto questa stessa feroce esperienza e che hanno ricominciato a vivere, possono offrire, senza temere di sembrare convenzionali o vuoti, quelle parole che oggi sembrano dure, ma che ci permetteranno di avere un altro figlio, un futuro nuovo.
Semi per la SIDS è una proposta di lotta verso ciò che vorrebbe sembrare fatalità/destino, ma che invece è solo nostra non conoscenza. La associazione non vuole, né lo potrebbe, far dimenticare, ma si propone di crearci la disponibilità a rivivere la gioia di una nuova maternità, e paternità, anche grazie al sostegno che offre alla ricerca la quale sola ci può dire se il nostro nuovo nato sia un soggetto a rischio e quindi meritevole di una certa attenzione medica almeno nei primi mesi di vita oppure se l’evento che ci ha segnato, è stato veramente occasionale e quindi i nuovi figli potranno essere belli, sani, felici, capaci di esprimere tutte le possibilità che l’essere nati offre a ciascuno.
Semi per la SIDS può anche suggerire con autorevolezza a chi vorrà avere un figlio, quali comportamenti consapevoli assumere prima, durante e dopo la gravidanza: ad esempio evitare il fumo diretto o passivo perché questo farà pesare il suo prezzo sui figli a venire.
Semi per la SIDS vuol essere condivisione del dolore e capacità di aprirci nuovamente al futuro in modo che la nostra vita dopo una disgrazia, quale una morte in culla, possa veramente godere del sorriso e della felicità che un neonato, nuova vita, porta a tutti noi.
Prof. Luigi Nespoli
Direttore S.C. Pediatria A.O. Ospedale di Circolo
Fondazione Macchi – Polo Universitario, Professore Ordinario in
Pediatria, Università degli Studi dell’Insubria