Caro Amico e cara Amica, metto per iscritto per te qualche riga nella speranza di esserti di conforto. Sono la mamma di Anita una piccola bambina di soli 42 giorni che ci ha lasciato una fredda notte d”inverno del 1998. Da quel momento quel freddo è rimasto nel mio cuore e chissà se se ne andrà mai via. Credimi, riesco immaginare come ti senti. Ci sono passata. Sbalordimento, dolore, disperazione, rabbia…. Mi sembrava tutto finito, un baratro da cui non sarei più uscita. Avevo un gran bisogno di sperare. Ma non ci riuscivo. Desideravo tanto che la vita riprendesse il suo corso e che il terremoto e le sue rovine sparissero, ma mi sembrava impossibile… È difficile rispondere alle tue domande. Ti chiedi se passerà, se riuscirai avere ancora una vita normale, se riuscirai persino ad essere felice in futuro almeno per un istante…. Ti domandi se andandosene il tuo piccolino ha sofferto … Ti interroghi sulle cause e ripercorri ossessivamente quel giorno per capire dove sta l’errore, in cosa hai sbagliato… Continua a leggere